Linee guida per il disaster recovery delle Pubbliche Amministrazioni

Le linee guida sono state redatte ai sensi del comma 3, lettera b) dell’art. 50-bis del DLgs. N. 82/2005 e s.m.i., “Continuità operativa”, come modificato dal DLgs. 235/10.

disaster recoveryL’art. 50-bis prevede la produzione, a cura di DigitPA, delle “linee guida per le soluzioni tecniche idonee a garantire la salvaguardia dei dati e delle applicazioni”, di cui questo documento è l’attuazione, i contenuti del documento sono stati estesi anche a:

  • indicazioni nel merito dei contenuti e della produzione del piano di continuità operativa;
  • indicazioni e schemi di massima dello studio di fattibilità tecnica,

per fornire alle Amministrazioni gli elementi necessari al completo adempimento ai dispositivi dell’articolo.

La storia dell’HTML 5 in infografica

L’HTML5 è un linguaggio di markup per la strutturazione delle pagine web. Proposto inizialmente dal WHATWG  è stato infine riconosciuto dal World Wide Web Consortium. La versione stabile è prevista per il luglio 2014 . Dal 2007 il WHATWG ha collaborato con il W3C in tale processo di standardizzazione, per poi decidere nel 2012 di separarsi dal processo di standardizzazione del W3C, creando di fatto due versioni dell’HTML5:  la versione del WHATWG viene definita come “HTML Living Standard” e quindi in continua evoluzione, mentre quella del W3C sarà una unica versione corrispondente ad uno “snapshot” del Living Standard. (wikipedia).

Ecco alcune infografiche sulla sua storia:

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Wikipedia abbandona Google maps in favore di Openstreetmap

Wikimedia non utilizzerà più Google Maps per l’applicazione di Wikipedia per Android e iOS.  Ha infatti scelto di utilizzare OpenStreetMap

OpenStreetMap possiede una licenza libera ed è un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe del mondo, a contenuto libero, ed è considerata la ‘Wikipedia per le mappe’.  Questa scelta rappresenta un importante allineamento con l’obiettivo di Wikimedia ossia realizzare conoscenze disponibili in modo libero e aperto a tutti. Non servirà più utilizzare le API proprietarie di Google su milioni di dispositivi Android.

Codice open vs codice closed

Un nuovo rapporto rilasciato da Coverity dimostra che il software open e quello proprietario sono agli stessi livelli per quanto concerne la qualità del codice. Un vantaggio a favore del codice open si rivela il numero di difetti.

Coverity is pleased to announce the release of the 2011 Coverity Scan Open Source Integrity Report. Coverity Scan has worked with open source projects since 2006 to bring development testing via static analysis to help improve the quality open source software.

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Misurare il successo di un sito web informativo: Google Analytcs vs Piwik

La fidelizzazione  si sa, è importante per verificare il successo di un sito web, e si ottiene grazie a diverse tecniche finalizzate ad instaurare rapporti stabili e duraturi con gli utentiOccorre quindi conoscere “l’utente/consumatore” e le sue esigenze in modo tale da proporre contenuti/prodotti in grado di soddisfarlo. Sono molte le strategie utilizzate, come benefici, vantaggi e premi rivolti al consumatore  con lo scopo di associare  l’esperienza del  consumatore, a caratteristiche positive ed ottenere così affezione al prodotto. Fondamentale è anche l’uso di CRM  che consentono la profilazione dei Clienti ed una conseguente  comunicazione mirata.

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Tim Berners-Lee: “Tutti i nostri dati valgono oro”

tim berners leeEcco la traduzione del nuovo articolo che il creatore del Web e direttore del W3C ha scritto con Nigel Shadbolt, assieme a lui direttore dell’Open Data Institute     TIM BERNERS-LEE E NIGEL SHADBOLT (*)   (*) Questo articolo è stato pubblicato da The Times alla fine dell’anno (il 31 dicembre, edizione online a pagamento) e poi messo a disposizione in rete dagli autori gratuitamente in formato pdf. Il professor Sir Tim Berners-Lee lo ha twittato ieri, 3 gennaio 2012 (@timberners_lee). E’ direttore del World Wide Web Consortium e direttore designato dell’ Open Data Institute. Il professor Nigel Shadbolt è responsabile del Web e Internet Science Group presso l’Università di Southampton e direttore designato dell’ Open Data Institute. Ecco la traduzione in italiano!