Agenzia per l’Italia Digitale – pubblicate le Linee Guida 2016 sugli Open data

[fonte: agid]

Mercoledì, 14 Dicembre, 2016

L’Agenzia per l’Italia Digitale rende disponibile il nuovo documento di riferimento per le PA che pubblicano i propri dati secondo il paradigma dei dati aperti.

Le Linee Guida Nazionali per la Valorizzazione del Patrimonio Informativo Pubblico 2016 (link is external) agevolano attraverso una vera e propria check list la pubblicazione dei dati di tipo aperto da parte delle pubbliche amministrazioni.

[continua a leggere sul sito agid: Open data: pubblicate le Linee Guida 2016]

link diretti ai documenti:

Wikipedia abbandona Google maps in favore di Openstreetmap

Wikimedia non utilizzerà più Google Maps per l’applicazione di Wikipedia per Android e iOS.  Ha infatti scelto di utilizzare OpenStreetMap

OpenStreetMap possiede una licenza libera ed è un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe del mondo, a contenuto libero, ed è considerata la ‘Wikipedia per le mappe’.  Questa scelta rappresenta un importante allineamento con l’obiettivo di Wikimedia ossia realizzare conoscenze disponibili in modo libero e aperto a tutti. Non servirà più utilizzare le API proprietarie di Google su milioni di dispositivi Android.

Codice open vs codice closed

Un nuovo rapporto rilasciato da Coverity dimostra che il software open e quello proprietario sono agli stessi livelli per quanto concerne la qualità del codice. Un vantaggio a favore del codice open si rivela il numero di difetti.

Coverity is pleased to announce the release of the 2011 Coverity Scan Open Source Integrity Report. Coverity Scan has worked with open source projects since 2006 to bring development testing via static analysis to help improve the quality open source software.

Continua sul sito Coverity

Tim Berners-Lee: “Tutti i nostri dati valgono oro”

tim berners leeEcco la traduzione del nuovo articolo che il creatore del Web e direttore del W3C ha scritto con Nigel Shadbolt, assieme a lui direttore dell’Open Data Institute     TIM BERNERS-LEE E NIGEL SHADBOLT (*)   (*) Questo articolo è stato pubblicato da The Times alla fine dell’anno (il 31 dicembre, edizione online a pagamento) e poi messo a disposizione in rete dagli autori gratuitamente in formato pdf. Il professor Sir Tim Berners-Lee lo ha twittato ieri, 3 gennaio 2012 (@timberners_lee). E’ direttore del World Wide Web Consortium e direttore designato dell’ Open Data Institute. Il professor Nigel Shadbolt è responsabile del Web e Internet Science Group presso l’Università di Southampton e direttore designato dell’ Open Data Institute. Ecco la traduzione in italiano!

Openformats.org

Che stiate scrivendo un articolo, modificando un’immagine, costruendo una pagina web, ascoltando un brano musicale o guardando un film sul vostro computer, avete a che fare con dei file. Perché questi file possano essere aperti, letti o modificati tramite i vostri programmi preferiti, è necessario che abbiano un formato. Un formato è ciò che permette a un’applicazione d’interpretare i dati bruti contenuti in un file. Un formato è in altri termini, il modo di rappresentazione di questi dati. Spesso i formati dei file sono indicati tramite la loro estensione: il suffisso – spesso di tre lettere – con cui termina il nome di un file. Per esempio: lamiapagina.htm è un documento scritto in linguaggio HTML. Esistono formati specifici per le immagini (per esempio JPEG, PNG, GIF, TIF, BMP), per testo non formattato (ASCII, spesso indicato con l’estensione .txt), per testi formattati (HTML, RTF, DOC) per testi impaginati pronti alla stampa (PDF, PS).

Dal sito openformats.org . Un progetto collaborativo di documentazione sui formati e gli standard aperti e sugli aspetti tecnici, politici ed economici legati al loro uso.